lunedì 29 gennaio 2018

L'attimo fuggente

In un college molto tradizionale nel New England degli anni Cinquanta, capita un professore simpatico e anticonformista, che esorta i ragazzi ad affrontare lo studio e la vita seguendo le proprie idee e non quelle dei nonni. Uno degli studenti, entrato in conflitto con i genitori, si suiciderà. La responsabilità viene rifilata al prof. Lui sarà cacciato, ma i suoi allievi non lo dimenticheranno.

Cina sistema scolastico e scuole filosofiche

Il sistema educativo cinese è molto articolato. La sua funzione è formare il personale per l’amministrazione dello Stato. Il curriculum scolastico è basato sullo studio di sei arti fondamentali: tiro con l’arco, guida dei carri, equitazione, studio dei rituali, scrittura e calcolo. Esistono anche scuole per i contadini. Una notevole importanza assume nell’educazione cinese lo sviluppo di due correnti filosofiche: il taosimo, che invoca un ritorno all’esistenza naturale e critica l’influenza corruttrice della cultura, e il confucianesimo, che invece valorizza la cultura come strumento di crescita morale e mira alla formazione di funzionari colti.

RELIGIONE ED EDUCAZIONE IN INDIA

In India si sviluppa un sistema educativo connesso alla comprensione e alla trasmissione del sapere religioso. Nel caso della religione induista, l’insegnamento prevede la lettura dei testi sacri, i Veda, l’apprendimento mnemonico e le discussioni tra maestro e allievo. Lo studio dei Veda consente anche di apprendere conoscenze geografiche, astronomiche, grammaticali.
L’intero percorso educativo è seguito solo dai bramini, che appartengono alla casta piu alta. Il buddhismo prevede invece sia un insegnamento riservato ai futuri monaci  sia un insegnamento destinato ai laici. L’insegnamento buddista ha come scopo ultimo la liberazione dell’anima dal ciclo delle reincarnazioni e l’approdo al nirvana.
Sia nel buddhismo sia nell'induismo è importante il rapporto tra maestro e allievo.

gli ebrei una comunità educatrice

Nella società ebraica l’istruzione è considerata di primaria importanza. In una prima fase, l’istruzione è considerata di prima importanza. In una prima fase l’istruzione riguarda solo i futuri sacerdoti. In un secondo tempo, però, nascono scuole pubbliche e una forma di istruzione elementare diffusa in tutte le comunità. La formazione dei giovani non è però riservata alla sola scuola, perchè la comunità ebraica si concepisce come una comunità educatrice, nella quale la famiglia svolge un ruolo importante. Nel mondo ebraico esistono tre figure culturali: gli scribi e i sapienti (attenti alla trasmissione culturale, ma meno impegnati nella predicazione), i sacerdoti (che predicano nella sinagoga) e i profeti (chiamati a predicare da Dio).

istruzione ed educazione nell'antico Egitto

In Egitto l’educazione segue criteri simili a quelli mesopotamici: è improntata alla severità e legata ad ambienti religiosi. La visione egiziana della vita, ispirata alla sottomissione agli dei e alle leggi, influenza anche la pratica educativa e l’atteggiamento degli studenti.

la civiltà sumero babilonese e le prime scuole


Le prime scuole nascono probabilmente nelle città sumerobabilonesi per la necessità di insegnare a leggere e a scrivere nonchè trasmettere le conoscenze  scientifiche dei sacerdoti. Con il tempo però accanto a un’educazione più di carattere tecnico, che ha lo scopo di formare burocrati e amministratori, gli scribi. Improntata a un criterio di severità, la scuola mesopotamica è già caratterizzata dagli elementi tipici dell’educazione formale: spazi appositi, materiali didattici, personale specializzato. Accanto a un’educazione primaria, esiste un’educazione superiore impartita nelle Case della sapienza.

Dall'oralità alla scrittura

La scuola ha inizio con la trasmissione della capacità di leggere e scrivere. L'invenzione della scrittura ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'umanità: permette di conservare stabilmente le informazioni nel corso del tempo. La scrittura è la linea di confine tra preistoria e storia: nel momento in cui esistono documenti scritti, lo studio del passato trova una fonte inestimabile.

Le origini dell'educazione

Nelle comunità primitive vige principalmente un'educazione informale, associata al racconto dei miti e alla pratica dei riti di iniziazione. Con la nascita dell'agricoltura, però, le comunità si modificano, nascono nuovi bisogni e nuovi mestieri. Compare la scrittura e con essa gli scribi. Per insegnare a scrivere e a calcolare, nonchè per trasmettere altre conoscenze  più complesse, nasce la scuola.

Metacognizione, autoefficacia e autovalutazioni

L'apprendimento, è influenzato dalla consapevolezza che abbiamo dei nostri processi cognitivi e dei loro effetti. Si parla allora di metacognizione per indicare la conoscenza di come pensiamo e ricordiamo; di autovalutazione per indicare la valutazione delle proprie prestazioni. Da queste dipende l'autoefficacia, ossia la fiducia nelle nostre capacità.

Ambienti di apprendimento e metodo di studio

L'apprendimento è inoltre influenzato dall'ambiente, ossia dalla situazione e dal tipo di pedagogia messa in atto dal docente. Il comportamentismo di Bloom e Skinner mette l'accento sull'organizzazione didattica. Il cognitivismo di Bruner e Ausubel, incentrato dallo studente, predispone situazioni stimolanti e di problem solving. Il costruttivismo valorizza la collaborazione tra docente e studenti e l'assegnazione di
compiti vicini alla vita reale.

Il ruolo delle emozioni

Ai processi cognitivi si affiancano la valutazione, l'attribuzione di significati, e le emozioni. Basta pensare alle stesse reti neurali interconnesse tra di loro, in un rapporto definito da Bandura " determinismo reciproco". Il ruolo delle emozioni può essere sia positivo sia negativo: un'ansia eccessiva (ansia da prestazione) è infatti causa di una sorta di paralisi dei processi cognitivi e della memoria.

Gli stili di apprendimento

Lo stile cognitivo esercita una profonda influenza sullo stile di apprendimento, cioè il modo preferenziale in cui un individuo elabora l'informazione mentre sta svolgendo un compito.

In Base alle funzioni
  • Stile legislativo: Caratterizzato da decisioni, regole autonome e rifiuto di problemi prestrutturati, favorisce la creatività e può essere penalizzato in ambienti scolastici di lavoro molto conformist
  • stile esecutivo: proprio di chi applica volentieri regole esistenti e preferisce ricevere istruzioni ed è per questa ragione considerato affidabile
  • Stile giudiziario: tipico di chi ama valutare le regole, procedure e idee essitenti, formulando critiche, esprimendo opinioni, valutando le persone ed il loro lavoro.
In base alle forme:
  • Stile monarchico: Persone risolute che si dedicano completamente a un'impresa,  che non vogliono un aiuto nella risoluzione di un problema
  • Stile gerarchico: definito da una gerarchia di obbiettivi e delle loro priorità.
  • Stile oligarchico: caratterizzato dalla presenza di numerosi obbiettivi che penalizzano la scelta.
  • stile anarchico: proprio delle persone motivate da più obbiettivi e bisogni. l'approccio al problema è casuale, creativo e innovativo.
In base ai livelli:
  • stile globale: preferisci questioni vaste ed astratte, non vuole i dettagli.
  • stile locale o analitico: attenzione per i dettagli, gli aspetti pratici delle situazioni.
in base agli scopi:
  • stile interno: proprio di persone introverse che preferiscono lavorare da sole
  • stile esterno:  proprio di persone estroverse, sensibili alle questioni sociali, aperte al dialogo.
In base alle inclinazioni:
  • stile liberale: tipico di chi intende a favorire il cambiamento 
  • stile conservatore: chi si conforma alle procedure esistenti, minimizza i cambiamenti e non si discosta da situazioni familiari.















lunedì 8 gennaio 2018

Stile cognitivo

Stile Cognitivo 
Caratteristiche dello studente
Anlitico
 globale
Parte dai dettagli per ricostruire man mano il quadro generale
Si interessa del particolare dopo aver maturato una
 visione di insieme
Indipendente
dipendente
Isola isingoli argomenti dal resto
Evidenzia I collegamenti tra il contesto in cui l’argomento è inserito e
 l’argomento stesso
Visuale e
Verbale

cinestetico
Predilige l’uso di schemi, immagini, tabelle ecc
Predilige l’uso del codice linguistico ossia registrazioni 
ed impara per lettura e ripetizione
Predilige l’esercizio
Convergente

divergente
Parte dalle informazioni disponibili per convergere verso una soluzione 
unica al problema
Parte dalle informazioni a disposizione per procedere in modo creativo
 generando una varietà di risposte o soluzioni orginali

Imparare a imparare

In una società in continuo avanzare, le conoscenze acquisiste si rivelano superate dopo pochi anni.
In merito molti pedagogisti dicono di preferire "teste ben fatte" che "teste piene". E con teste ben fatte si intende delle teste con un metodo di studio quindi capaci di imparare nuove conoscenze in fretta.
Che cosa significa concretamente imparare a imparare?

  • Il sapere ovvero le conoscenze
  • il saper fare ovvero l'applicazione delle conoscenze
  • il saper essere ovvero le convinzioni, le motivazioni e gli atteggiamenti.
Imparare a imparare quindi richiede abilità cognitive, che riguardano il modo di apprendere e  di gestire le conoscenze e abilità metacognitive che hanno per oggetto la valutazione dei propri risultati e la consapevolezza dei processi cognitivi in atto.
L'insegnante inoltre ha un nuovo compito più difficile, deve insegnare a imparare, che porta lo studente a maggiore autonomia.  Inoltre è necessario che l'insegnante sia integrato, esperienzale ed esplicito.

Le motivazioni e gli altri fattori dell'apprendimento

Le motivazioni e le attribuzioni entrano a far parte di una particolare competenza chiamata IMPARARE A IMPARARE, a cui oggi la scuola e la società attribuiscono grande importanza.
Le motivazioni e le attribuzioni sono una componente dell'apprendimento di cui docente e studente devono essere consapevoli e che affianca gli stili cognitivi e le emozioni.
Conoscere i fattori che determinano le prestazioni scolastiche e in generale gli esiti del processo di apprendimento è fondamentale tanto per chi studia tanto per chi insegna.